Busto reliquiario di San Rossore di Donatello. Visita guidata del direttore Pierluigi Nieri e di Marco Collareta

Domenica 2 luglio alle 11, in occasione della prima domenica del mese ad ingresso gratuito, Pierluigi Nieri  direttore del museo e il prof. Marco Collareta, già docente di Storia dell'Arte Medievale dell'Università di Pisa, dedicheranno all'opera di Donatello una visita guidata gratuita.

Donatello è in scultura, insieme a Masaccio in pittura, tra gli iniziatori del Rinascimento e uno dei massimi artisti di tutti i tempi. Nel 1422 i monaci della chiesa di Ognissanti di Firenze entrano in possesso di una preziosa reliquia, fino a quel momento conservata a Pisa: il cranio di San Lussorio, detto popolarmente Rossore, un soldato decapitato in Sardegna nei pressi di Cagliari al tempo delle persecuzioni dell’imperatore Diocleziano. Affidano quindi a Donatello il compito di eseguire un reliquiario per conservare la sacra spoglia.

L’opera, di eccezionale qualità, segna il passaggio dal tradizionale reliquiario medievale al busto-ritratto rinascimentale che guarda agli esempi della statuaria classica. È tra i primi ritratti in senso moderno e uno dei capolavori dell’artista per realismo e introspezione psicologica.

In questo periodo Donatello, poco meno che quarantenne, è già un artista affermato e per far fronte alle numerose commissioni metterà su bottega con un altro protagonista del Rinascimento fiorentino, lo scultore e architetto Michelozzo, del quale è esposta nella stessa sala una Madonna col Bambino, rilievo in gesso.

Il busto di San Rossore viene donato alla chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri nel 1591, così la reliquia del santo ritorna a Pisa e con essa vi giunge il prezioso contenitore.

Alla stessa epoca risale il progetto per il completamento della facciata della chiesa, a cui si riferisce il modellino ligneo esposto per la prima volta al museo.