I giardini pensili (hanno fatto il loro tempo)- Giuseppe Cederna

Sesto appuntamento della serie di incontri ideati e condotti da Antonello Mura e Mariangela Bruno.

Questa settimana incontriamo Giuseppe Cederna, attore e scrittore.

La conversazione prende il via dalla voce, strumento che adopera ogni attore, che in Cederna è unica e particolare.
Si affronta il problema della situazione del mondo dello spettacolo, soprattuto dei teatri e della necessità degli attori di mantenere un legame con il palco. Cederna condivide progetti, quello con il Gabinetto Vieusseux e la collaborazione a una iniziativa contro la dispersione scolastica; luoghi, come il cimitero acattolico di Roma (situato dietro alla piramide Cestia) dove l'attore va a studiare; il viaggio come consumo degli oggetti che ci accompagnano e come possibilità di lasciare i nostri atomi nei luoghi vissuti e quindi possibilità di raccontare il mondo che ci circonda e quello che serbiamo dentro di noi.

Giuseppe Cederna racconta l'iniziativa "Poesia salvaci tu! Viaggi in cucina", nata come un passatempo nel marzo 2020, nel corso della quale ha letto testi di vari autori, tra i quali Bruno Munari, Gianni Rodari, Publio Ovidio Nasone, Robert Louis Stevenson, Izet Sarajlić, e Chandra Lidia Candiani.
Cederna condivide riflessioni e dietro le quinte di alcuni suoi film "vera e propria esperienza umana", tra questi "Porzûs" (1997) e "Mediterraneo" (1991).

E molto altro ancora...

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