Tipo Evento:
Incontro/presentazione
Giornate Europee dell’Archeologia 14-16 giugno 2024
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Informazioni apertura
Info
Santa Maria della Scala ambiente di accesso al Museo Archeologico Nazionale
Descrizione
In occasione delle Giornate Europee dell'Archeologia 2024, il Museo Archeologico Nazionale ha scelto di presentare al pubblico il restauro di un importante pezzo, un tempo appartenente alla collezione Bonci Casuccini. Si tratta di un cosiddetto 'graffione' etrusco in bronzo, databile tra V e IV sec. a.C., formato da un'immanicatura e una barra orizzontale su cui si impostano dei rebbi o 'bracci' uncinati. Uno strumento che ha avuto in passato interpretazioni varie, ma che oggi gli studiosi ritengono venisse utilizzato per l'illuminazione, con l'uso di protocandele o corde imbevute di materiale infiammabile passate attorno agli uncini. Il nostro esemplare rientra nel secondo tipo individuato da Vittorio Mascelli, che si distingue dal primo (caratterizzato da rebbi disposti attorno ad un anello), proprio per la presenza della barra orizzontale: oltre al pezzo oggetto dell'intervento di restauro, il museo senese conserva un secondo 'graffione' della stessa foggia, proveniente dalla collezione Chigi Zondadari. Già noto a Ranuccio Bianchi Bandinelli, che nel Clusium (1925) ne dà un'accurata descrizione (Utensile che deve ritenersi, verosimilmente, un candelabro a mano, di uso probabilmente rituale [...] di tali istrumenti se ne conservano alcuni altri esemlari, più o meno ben conservati [...] l'esemplare Casuccini è il più integro della serie conosciuta, mancando solo un terzo gancio nel mezzo della sbarra.), l'oggetto era ricoperto, prima dell'intervento, da strati di incrostazioni ed era frammentario in uno dei bracci laterali. L'esposizione in occasione delle Giornate Europee dell'Archeologia 2024 si pone come un momento di documentazione in corso dei lavori di restauro.
Le fasi di restauro del graffione, condotte dalla restauratrice Nora Marosi, hanno contemplato la rimozione dalla superficie dei prodotti di degrado dannosi e incoerenti, che impediscono una lettura completa e corretta dell'oggetto. Una volta eseguita un'approfondita pulitura meccanica, segue l'incollaggio del rebbio staccato. Al termine dei trattamenti la superficie e' trattata con degli inibitori di corrosione e coperta da strati protettivi per prevenire possibili attacchi futuri. A lavori ultimati, il graffione potrà essere esposto a confronto con l'esemplare Chigi e sarà oggetto di approfondimenti da parte di specialisti.
Le fasi di restauro del graffione, condotte dalla restauratrice Nora Marosi, hanno contemplato la rimozione dalla superficie dei prodotti di degrado dannosi e incoerenti, che impediscono una lettura completa e corretta dell'oggetto. Una volta eseguita un'approfondita pulitura meccanica, segue l'incollaggio del rebbio staccato. Al termine dei trattamenti la superficie e' trattata con degli inibitori di corrosione e coperta da strati protettivi per prevenire possibili attacchi futuri. A lavori ultimati, il graffione potrà essere esposto a confronto con l'esemplare Chigi e sarà oggetto di approfondimenti da parte di specialisti.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2024-05-24 10:59:35 / Ultimo aggiornamento 2024-05-27 18:07:50
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