GEP 2025 - TRA LE DIVERSE EPOCHE, ANTICA, BASSO, ALTO, MEDIO EVO RINASCIMENTO, ETA’ CONTEMPORANEE

Gravina è considerata, secondo molti studiosi, la prima città della Puglia avendo origini di stanziamento umano sin dal 6000 a.C., presso la zona casa san Paolo. Da li è iniziato un percorso mai interrotto che ha visto vari stanziamenti in diverse zone limitrofe. Su un splendida collina che tuttora sovrasta la città, nacque il centro più prestigioso, citato da illustri storici, greci e romani, con i vari toponimi che l’hanno contraddistinta da Silbion, Sidion Silbion silutum fino a Gravina in Puglia. Dopo lo splendore ellenico quando secondo Diodoro Siculo Gravina era considerata una Povli che, per i greci, rappresentava una città capace di autogestirsi, caratterizzata dalla democrazia o isonomia, dalla parresia, dalla cultura, dall’aiuto dato ai supplici, dall’arte e quindi anche dalla bellezza, tanto da suscitare l’interesse romano, al pari di Venosa e della stessa Taranto, che nel 306 a. C. la rase al suolo. Ripresasi, riuscì a sopravvivere fin nell’età tardo antica per riprendersi e ritornare al centro dell’attenzione nel medio evo quando Federico II la definì il giardino delle delizie e coniando il toponimo Gravina attribuì la sua derivazione alla presenza del Grano e del vino. È una città ricca di testimonianze architettoniche che verranno presentate e descritte a chi vorrà prendere parte a questo itinerario culturale. Dalle tombe alle chiese rupestri, ai conventi, dai palazzi rinascimentali a quelli dell’era contemporanea; un susseguirsi di testimonianze suggestive e ammirevoli.

Orario: 10.00-12.30; 15.30.18.30