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Mostra
…e successe un quarantotto!
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Descrizione
La mostra è visibile fino al 4 Ottobre 2024
La Sezione di Archivio di Stato di Assisi, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024, propone una mostra documentaria dal titolo …e successe un quarantotto!, con lo scopo di far conoscere, attraverso i documenti conservati in archivio, come la popolazione di Assisi, città appartenente allo Stato pontificio, ha vissuto l’anno 1848.
Pio IX, eletto papa nel giugno 1846, avvia una serie di riforme necessarie per l’amministrazione dello Stato pontificio. Presso l’opinione pubblica queste riforme vengono interpretate come l’inizio di un’apertura al mondo moderno e alimentano l’equivoco del papa liberale.
Dal 1846 al 1848 viene concessa un’amnistia per reati politici, previa confessione dell’errore e richiesta di perdono, e una moderata libertà di stampa; viene poi istituito un consiglio di ministri, una guardia civica, che mette nelle mani dei cittadini la tutela dell’ordine pubblico, una limitata ammissione dei laici al governo e la creazione di una consulta.
Il biennio 1846-1848 risulta quindi essere un periodo effervescente, ricco di idee e di fermenti per la partecipazione alla vita pubblica. Una delle forme di partecipazione, che vede coinvolti i cittadini di Assisi, è l’istituzione della Guardia Civica. Essa “ha per istituto di difendere il suo legittimo Sovrano, mantenere l’obbedienza alle leggi, e conservare, o ristabilire l’ordine e la pubblica tranquillità” (Regolamento per la Guardia Civica nello Stato pontificio, n. 1, 30 luglio 1847).
La storia della Guardia Civica in Assisi racconta uno spaccato di vita quotidiana in cui la Grande Storia si sedimenta e la passione con cui i concittadini del tempo si sono impegnati nella salvaguardia del bene pubblico.
L'esposizione si potrà visitare fino al 4 ottobre p.v.
Pio IX, eletto papa nel giugno 1846, avvia una serie di riforme necessarie per l’amministrazione dello Stato pontificio. Presso l’opinione pubblica queste riforme vengono interpretate come l’inizio di un’apertura al mondo moderno e alimentano l’equivoco del papa liberale.
Dal 1846 al 1848 viene concessa un’amnistia per reati politici, previa confessione dell’errore e richiesta di perdono, e una moderata libertà di stampa; viene poi istituito un consiglio di ministri, una guardia civica, che mette nelle mani dei cittadini la tutela dell’ordine pubblico, una limitata ammissione dei laici al governo e la creazione di una consulta.
Il biennio 1846-1848 risulta quindi essere un periodo effervescente, ricco di idee e di fermenti per la partecipazione alla vita pubblica. Una delle forme di partecipazione, che vede coinvolti i cittadini di Assisi, è l’istituzione della Guardia Civica. Essa “ha per istituto di difendere il suo legittimo Sovrano, mantenere l’obbedienza alle leggi, e conservare, o ristabilire l’ordine e la pubblica tranquillità” (Regolamento per la Guardia Civica nello Stato pontificio, n. 1, 30 luglio 1847).
La storia della Guardia Civica in Assisi racconta uno spaccato di vita quotidiana in cui la Grande Storia si sedimenta e la passione con cui i concittadini del tempo si sono impegnati nella salvaguardia del bene pubblico.
L'esposizione si potrà visitare fino al 4 ottobre p.v.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2024-09-20 14:35:54 / Ultimo aggiornamento 2024-09-20 14:54:45
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- as-pg.assisi@cultura.gov.it
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