Convegno internazionale "A 600 anni dal concilio di Pavia-Siena (1423-1424)"
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Descrizione
A Siena, giovedì 12 settembre alle ore 9.30 , presso la sede dell’Archivio di Stato (Banchi di Sotto, 52), si tiene la giornata conclusiva del Convegno internazionale "A 600 anni dal concilio di Pavia-Siena (1423-1424)" (10-12 settembre 2024) che il Dipartimento di Scienze storiche dell'Università di Siena, in collaborazione con l'Università di Pavia, ha organizzato in occasione del sesto centenario del Concilio generale di Pavia e Siena del 1423 -1424.
Seicento anni fa, tra il principio di luglio del 1423 e l’inizio di marzo del 1424, Siena e la sua cattedrale ospitarono il concilio generale convocato da Martino V, il papa eletto nel Concilio di Costanza che aveva posto fine allo scisma d’Occidente. Il nuovo concilio s’era aperto come previsto a Pavia nella tarda primavera del 1423 ma le tensioni subito emerse portarono presto al suo trasferimento dalla città del dominio visconteo a Siena, dichiarata città libera, sicura ed idonea ad accogliere l’evento. L’afflusso delle delegazioni delle cinque nationes in cui si articolava l’assemblea, dei rappresentanti delle monarchie, degli ordini religiosi e delle maggiori università dell’Europa intera appariva un fatto determinante per le sorti, oltre che per il prestigio della città. Sulla cattedrale senese, conversero allora molte e diverse aspettative: quelle concrete della città e del suo ceto dirigente, quelle dei potenti del mondo e quelle di quanti attendevano dal concilio l’auspicata riforma della chiesa in capite et membris e il coronamento della ritrovata unità con l’unione della cristianità greca a quella latina. L’andamento del concilio, avviato con entusiasmo nell’autunno, incontrò tuttavia anche a Siena insormontabili difficoltà, per il riverberarsi sull’agenda conciliare dei conflitti che rendevano difficile la convergenza degli interessi delle nazioni e degli apparati ecclesiastici su ogni scelta da fare, e alimentavano la tensione tra i sostenitori dell’autorità del concilio e i fautori delle prerogative del pontefice e della sua curia. Sul finire dell’inverno il concilio fu così avviato a una precipitosa conclusione, individuando Basilea come sede del sinodo successivo. A lungo trascurato dalla storiografia, il concilio di Pavia-Siena appare oggi alla luce di nuove piste di ricerca un importante elemento di connessione fra gli eventi di Costanza e Basilea nel quadro della quattrocentesca stagione dei concili. L’esigenza di riprendere in mano la ricerca era nelle cose: in occasione del sesto centenario dell’evento le università di Pavia e di Siena hanno dunque promosso due momenti di confronto scientifico, che chiamassero alla discussione e a un rinnovato esame delle testimonianze su questo concilio alcuni dei maggiori esperti internazionali, per ripensarne le vicende, mettendo fra parentesi i giudizi affrettati su crisi e fallimento che ancora pesano su di esso.
I lavori di questo convegno storico internazionale si svolgeranno al Santa Maria della Scala il 10-11 settembre per proseguire giovedì 12 settembre alle 9.30 all’Archivio di Stato di Siena, dove sarà anche organizzata una piccola mostra documentaria in cui verranno esposti alcuni dei documenti del tempo relativi all’organizzazione del Concilio da parte del Comune e delle magistrature senesi. Il convegno vedrà come relatori una dozzina di studiosi provenienti da qualificate università europee.
Ingresso libero fino ad esaurimento del numero di posti.
Posizione
Contatti
- Tel
- +39 0577 247145
- as-si@cultura.gov.it as-si@pec.cultura.gov.it
- Website
- http://archiviodistatosiena.cultura.gov.it