Apertura straordinaria con ingresso gratuito della Pinacoteca Nazionale di Bologna e di Palazzo Pepoli Campogrande
Apertura
Date di apertura
Evento giornaliero
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
- Lun
- 09:00 - 14:00
- Mar
- Chiuso
- Mer
- Chiuso
- Gio
- Chiuso
- Ven
- Chiuso
- Sab
- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Descrizione
Per festeggiare San Petronio, patrono della città di Bologna, lunedì 4 ottobre 2021 la Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande saranno aperti dalle ore 9.00 alle ore 14.00 con ingresso gratuito.
Nell’occasione, i visitatori potranno scoprire le collezioni della Pinacoteca, museo nato nel 1808 come quadreria dell’Accademia di Belle Arti, l’istituto d’istruzione sorto dalle ceneri della settecentesca Accademia Clementina. L’antico nucleo, proveniente dall’Istituto delle Scienze, fu in seguito arricchito dalla straordinaria raccolta di quasi mille dipinti frutto delle soppressioni di chiese e conventi compiute dopo l’ingresso delle truppe napoleoniche a Bologna, tra il 1797 e il 1810, e nuovamente a seguito delle soppressioni del 1866 attuate dal nuovo stato italiano.
L’itinerario di visita si snoda a partire dalle ricche testimonianze del Trecento bolognese, con opere di Vitale da Bologna e di Simone dei Crocefissi, senza dimenticare la significativa presenza del polittico di Giotto e degli affreschi provenienti dalla chiesetta di S. Maria di Mezzaratta, ricomposti secondo la struttura architettonica originale. Il Rinascimento è testimoniato dai ferraresi Francesco del Cossa ed Ercole Roberti e dal bolognese Francesco Francia. Dopo i capolavori di Raffaello (Estasi di santa Cecilia) e Parmigianino (Pala di S. Margherita), il percorso di visita conduce alla riforma di fine Cinquecento, testimoniata dalla consistente produzione dei Carracci, e alla pittura del Seicento emiliano rappresentata da opere di Guido Reni, Domenichino, Francesco Albani, Alessandro Tiarini e Guercino. L'itinerario si conclude col Settecento multiforme - volta a volta aristocratico e popolare - di Giuseppe Maria Crespi, di Donato Creti e dei fratelli Gaetano e Ubaldo Gandolfi.
Nella sede distaccata di Palazzo Pepoli Campogrande, i visitatori potranno invece ammirare le sale splendidamente affrescate dai principali protagonisti della grande decorazione bolognese tra la seconda metà del Seicento e gli inizi del secolo successivo: il Salone d’onore con la trionfale Apoteosi di Ercole di Canuti, la Sala di Felsina con le pitture composte e aggraziate dei fratelli Rolli, le sale delle Stagioni e dell’Olimpo, dove l’irriverente Giuseppe Maria Crespi contamina la decorazione celebrativa con i modi della pittura di genere, l’elegante classicismo della Sala di Alessandro di Donato Creti.
Gli ambienti del piano nobile di Palazzo Pepoli Campogrande ospitano alle pareti alcuni dipinti della quadreria Zambeccari, la ricca collezione destinata alla pubblica fruizione a fine Settecento dal marchese Giacomo Zambeccari ed entrata a far parte delle raccolte della Pinacoteca nel 1884.