Apertura festiva dell'area archeologica di Libarna
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Descrizione
La città romana, che mantiene il toponimo preromano, fu fondata nel I secolo a.C. in una posizione strategica, dominante la valle, in un territorio già frequentato dal Neolitico (IV-III millennio a.C.).
Dopo la realizzazione della via Postumia (148 a.C.), il centro ricevette grande impulso e raggiunse la massima fioritura in età imperiale (I-II secolo d.C.). Divenne così una città caratterizzata dalle tipiche forme monumentali dell’urbanistica romana: la piazza forense, i templi, teatro e anfiteatro, terme e complessi residenziali privati.
Nel corso della tarda antichità e dell’alto medioevo Libarna si ridusse ad un villaggio, finché la costruzione delle strutture fortificate di Serravalle e Arquata causò il definitivo spostamento della popolazione in questi siti meglio difesi.
La scoperta di Libarna, fondamentale testimonianza della romanizzazione della regio IX Liguria, avvenne nel XIX secolo, in occasione della costruzione della Strada Regia dei Giovi (1821-1823) e delle ferrovie Torino-Genova (1850) e Milano-Genova (1911). L’area archeologica oggi visitabile corrisponde a circa un decimo della città originaria, per buona parte messa in luce dalle successive ricerche della Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte.
La città era attestata su due assi viari: la via Postumia (cardine massimo) e il decumano massimo che la intersecava perpendicolarmente. Gli isolati sono occupati da abitazioni private, costruite a partire dalla fine del I secolo a.C. con ambienti disposti attorno ad un cortile porticato centrale (peristilio).
Alcune mostrano consistente ampiezza e ricchezza decorativa: sono stati rinvenuti pavimenti in lastre di marmo e un grande mosaico raffigurante il mito di Licurgo e Ambrosia.
La costruzione dell’anfiteatro (II secolo d.C.) modificò in gran parte la natura dell’isolato, che vide l’apertura di botteghe e di una locanda. Alcuni tra i materiali archeologici più significativi sono attualmente esposti presso la sezione archeologica dei Musei Reali di Torino e nell’area museale di Libarna, ospitata nel Palazzo comunale di Serravalle Scrivia.