8 marzo 2024: ingresso gratuito per le donne e visita tematica alla Galleria dell'Accademia di Firenze
Apertura
Date di apertura
Evento giornaliero
Prenotazione Facoltativa
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- Chiuso
- Mer
- Chiuso
- Gio
- Chiuso
- Ven
- 08:15 - 18:50
- Sab
- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Informazioni apertura
InfoDescrizione
La Galleria dell’Accademia di Firenze, venerdì 8 marzo, in
occasione della Giornata internazionale della donna, riserverà l’ingresso
gratuito a tutte le visitatrici, suggerendo, per questa ricorrenza, un percorso
ad hoc nella Gipsoteca, alla scoperta degli straordinari personaggi
femminili ritratti da Lorenzo Bartolini, nella prima metà dell’Ottocento. Donne
artiste, scrittrici, cantanti, alcune che hanno rivestito ruoli politici, con
vite affascinanti di cui non tutti conoscono la storia. Donne che hanno saputo
affermarsi nella società di un tempo dove i diritti e la possibilità di
autodeterminarsi erano di là da venire per le appartenenti a quello che veniva
definito il “gentil sesso”.
Tra le figure più note, troviamo la sorella di Napoleone
Bonaparte con il Monumento a Elisa Baciocchi, una donna estremamente
intraprendente, abile nella politica che governò la Toscana come Granduchessa del
regno di Etruria, dando un grande impulso all’economia, al commercio e alle
arti. Bartolini fu molto legato ad Elisa e da lei ricevette importanti
commissioni. In questo monumento, lo scultore la vede come Minerva, Dea della
saggezza e dell’ingegno, con un diadema, lo scettro in mano e un serpente ai
suoi piedi, affiancata dalla figura di un giovine Genio.
Anne-Louise Germaine de Staël Holstein, meglio nota come Madame
de Staël, è una delle personalità più famose ritratte da Bartolini:
intellettuale e scrittrice, politicamente impegnata, nata a Parigi, è stata l’animatrice
del “Cenacolo di Coppet”, uno dei più importanti salotti culturali del
romanticismo europeo, a cavallo tra Sette e Ottocento. Vicino al suo busto
abbiamo quello di Priscilla
Anne Wellesley-Pole Mornington, nipote prediletta del duca di Wellington,
moglie di Lord Burghersh, diplomatico inglese a Firenze dal 1814 al 1830, fu pittrice,
copista agli Uffizi e socia dell’Accademia fiorentina di Belle Arti. Come una
sposa di età romana, Priscilla appare con la testa piegata con naturalezza di
lato, coperta da un velo, da cui spunta sulla sommità dei capelli, una corona
di fiori.
Firenze era una delle mete favorite del Grand Tour,
frequentata da molti inglesi, polacchi, spagnoli e russi che amavano farsi
ritrarre da Bartolini, di cui apprezzavano in particolare la sensibilità
nell’unire l’eleganza alla perfezione formale. In questa teoria di busti al
femminile conservati nella Gipsoteca, c’è anche quello di Elizabeth Albana Upton, figlia della
baronessa Templetown, artista inglese che disegnò per il ceramista Josiah
Wedgwood; il volto della donna ha una posa decisa, molto aderente alla realtà con
una grande ricercatezza dei particolari.
Ricordiamo il busto dell’americana Frances
Elizabeth Appleton Longfellow, moglie dello scrittore abolizionista Henry
Wadsworth Longfellow, nella loro casa in Massachusetts accoglievano un cenacolo
di cui facevano parte intellettuali come Charles Dickens e Ralph Waldo Emerson.
Frances, si fermò a Firenze nel 1836, durante un viaggio in Europa, ancora
ragazza, con il padre Nathan Appleton, ricco banchiere di Boston, promotore
dello sviluppo industriale. I fratelli la spinsero con insistenza perché
andasse da Bartolini, secondo il rito del colto turista dell’epoca. Nel suo
diario, Frances descrive, con minuzia di particolari, le sedute giornaliere
nello studio dello scultore, dando un’idea dell’atmosfera cordiale che si
veniva a creare. Racconta delle conversazioni su Byron e Napoleone, oltre che
di un buffo cagnolino che si accucciava, vicino alla sua sedia. Lo scultore lo
riteneva il suo unico vero e fedele amico e che, secondo sua moglie, doveva
incarnare lo spirito del fratellino di Bartolini morto giovanissimo e molto
amato.
Non possiamo non fermarci anche davanti al ritratto di Carolina
Ungher Sabatier, una delle
cantanti liriche più famose d’Europa nella metà dell'800, nata in una famiglia
aristocratica di origine ungherese. A Firenze recitò nel teatro della Pergola
nel 1833 e decise di trasferirvisi nel 1837; qui sposò, nella chiesa dei
Magnoli, nel 1841, alla presenza del Granduca, François Sabatier, pioniere
nell'arte del dagherrotipo. Bartolini ne restituisce le sembianze in un busto di
finissima fattura.
Un’altra splendida composizione, un modello in gesso a figura intera, è quella
dedicata alle Sorelle Campbell, le figlie di Lady Charlotte
Campbell, Emma e Julia, durante il loro soggiorno a Firenze nel 1820. Le
fanciulle sembrano danzare sospese con una grazia tutta moderna e una bellezza
naturale, tipica proprio di Lorenzo Bartolini.
Queste sono solo alcune delle bellissime donne, e delle
loro storie, condensate nella Gipsoteca, che lo scultore ha saputo
magnificamente raccontare.
Posizione
Contatti
- Tel
- +39 055 0987100
- ga-afi.info@cultura.gov.it
- Website
- https://www.galleriaaccademiafirenze.it/