7 settembre - apertura straordinaria serale di valorizzazione dell'Ex Ospedale San Rocco

Quando la normalità diviene maschera, un’apparenza pulita e stirata, è tempo di abbandonarsi alla notte e alla follia. Forsennata e liberatoria, perversa e al contempo dolcissima, così fragile.
Una notte tra racconti da manicomio e folli improvvisazioni con il pubblico a cui porgere storie, poesie, miti e cronache che in un mondo normale sarebbero pazzia.
Perché è proprio quando una follia ci manca che abbiamo la sensazione di impazzire.

“Alla luce diffidente della notte noi avanziamo come Sonnambuli, che al buio si ritrovano per svegliarsi dal torpore di ogni giorno. Disertori di quelle regole che ci vogliono sdraiati e pigri, abbiamo scelto di metterci in cammino per raccontare storie che non possono restare ferme. C’è troppa poesia, troppa vita e troppo dolore per dormire. È questa, questa e non un’altra, la notte giusta per sollevarci. Gli occhi chiusi per sentire davvero.”