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Traffico di reperti archeologici tra Sardegna e Lombardia
Testo del comunicato
Tre bronzi di epoca nuragica e un figurino votivo in bronzo, oltre a 1350 monete romane, 850 reperti di metallo, 407 monili e 18 vasi: e' il tesoro archeologico recuperato tra Cagliari e Milano dagli agenti del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna.
L'operazione e' scattata il 28 luglio scorso, quando il personale della stazione forestale di Senorbi' ha sorpreso tre persone che, munite di piccozza e metal detector, scavavano nei pressi di una antica stazione termale romana, in localita' Funtana Bangius. Pierpaolo Angioni, 48 anni artigiano di Domus De Maria, Andrea Puddu, 47 anni. disoccupato di Senorbi' e Roberto Pregnolato, 40 anni, imprenditore milanese sono stati denunciati per violazione in materia di ricerche archeologiche, impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato, ricettazione di beni di provenienza illecita, danneggiamento al patrimonio archeologico storico e artistico nazionale. Gli uomini del corpo forestale hanno perquisito le abitazioni di Angioni a Domus De Maria e di Pregnolato, a Cologno Monzese, recuperando centinaia di reperti.
"Tra i beni recuperati", ha rimarcato stamane durante una conferenza stampa il comandante del Corpo forestale della Sardegna, Giuseppe Delogu, "risaltano diverse monete di epoca romana e tre monete risalenti al periodo punico coniate in Sardegna. Abbiamo inoltre sequestrato un'ascia, un pugnale e una faretra votiva risalenti all'era nuragica. Di certo non si tratta di cultori dell'archeologia, ma di persone che depredavano i siti per poi rivendere i reperti trafugati. In particolare", ha aggiunto Delogu, "stiamo vagliando la posizione di Pregnolato: in teoria e' arrivato in Sardegna per raggiungere la famiglia, in vacanza a Chia, ma appena sceso dall'aereo si e' subito recato a Senorbi', raggiungendo Angioni e Puddu. Anche per questo crediamo che si tratti di una prassi radicata e i reperti scovati nel caveau dell'abitazione dell'imprenditore, tra cui uno scarabeo di lapislazzuli, lo confermano".
fonte dati: AGI
L'operazione e' scattata il 28 luglio scorso, quando il personale della stazione forestale di Senorbi' ha sorpreso tre persone che, munite di piccozza e metal detector, scavavano nei pressi di una antica stazione termale romana, in localita' Funtana Bangius. Pierpaolo Angioni, 48 anni artigiano di Domus De Maria, Andrea Puddu, 47 anni. disoccupato di Senorbi' e Roberto Pregnolato, 40 anni, imprenditore milanese sono stati denunciati per violazione in materia di ricerche archeologiche, impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato, ricettazione di beni di provenienza illecita, danneggiamento al patrimonio archeologico storico e artistico nazionale. Gli uomini del corpo forestale hanno perquisito le abitazioni di Angioni a Domus De Maria e di Pregnolato, a Cologno Monzese, recuperando centinaia di reperti.
"Tra i beni recuperati", ha rimarcato stamane durante una conferenza stampa il comandante del Corpo forestale della Sardegna, Giuseppe Delogu, "risaltano diverse monete di epoca romana e tre monete risalenti al periodo punico coniate in Sardegna. Abbiamo inoltre sequestrato un'ascia, un pugnale e una faretra votiva risalenti all'era nuragica. Di certo non si tratta di cultori dell'archeologia, ma di persone che depredavano i siti per poi rivendere i reperti trafugati. In particolare", ha aggiunto Delogu, "stiamo vagliando la posizione di Pregnolato: in teoria e' arrivato in Sardegna per raggiungere la famiglia, in vacanza a Chia, ma appena sceso dall'aereo si e' subito recato a Senorbi', raggiungendo Angioni e Puddu. Anche per questo crediamo che si tratti di una prassi radicata e i reperti scovati nel caveau dell'abitazione dell'imprenditore, tra cui uno scarabeo di lapislazzuli, lo confermano".
fonte dati: AGI
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:14 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:14