Pubblicato il:
Iscriviti alla newsletter
SISMA CENTRO ITALIA, AVVIATO IL RECUPERO DI 140 OPERE PRESSO LA CHIESA DI SANT'AGOSTINO A FERMO
Testo del comunicato
I tecnici del Mibact in piena sinergia con il Nucleo Tutela Beni Culturali TPC Ancona e Vigili del Fuoco di Fermo ha condotto una notevole mole di messa in sicurezza del patrimonio artisticodanneggiato dal recente sisma.
La chiesa di S.Agostino venne edificata nel XIV-XVI secolo, ad una sola navata con transetto, si presenta di grandi dimensioni soprattutto in lunghezza ed in altezza. Poggia sui resti della precedente chiesa medievale, della quale si possono ammirare una discreta quantità di affreschi che si sovrappongono cronologicamente sino al tardo medioevo-e pre-rinascimento.
La rimozione delle opere, sia della statuaria che delle pitture (dipinti), nonchè degli oggetti d’arte sacra ha comportato il recupero della quasi totalità dei beni.
Si tratta di ben 140 opere fra i quali oggetti devozionale-liturgici ed ex-voto.
Del recupero, vanno menzionati importanti dipinti: come La Madonna del Soccorso di Vincenzo Pagani della fine del seicento, prelevata da un ambiente accanto l’oratorio; dall’abside invece è stata recuperata la natività di Ercole Orfeo da Fano del 1593 con firma in cartiglio in fondo a destra. Altrettanto importante il recupero di una Madonna in Grazia proveniente dall’altare della sagrestia.
Della statuaria di rilevante interesse il recupero dei quattro angeli, collocati nelle nicchie alte delle pareti della navata prossima al transetto statue lignee seicentesche di circa mt. 1,60/170, in buone condizioni di conservazione e di colore.
Non meno importante una scultura della Madonna Processionale, fortemente venerata dagli agostiniani, in carta pesta del XX secolo (Madonna della cintura con bambinello) scoperta con grande sorpresa e all’insaputa di tutti a seguito dei tentativi ripetuti per la rimozione della tela d’altare sempre della Madonna della cintura (prima metà del XVIII secolo). Infatti, una movimentazione di carrucole nascondeva nella nicchia retrostante questa particolare statua devozionale, fatta uscire solo nella prevista ricorrenza. Infine oggetti della pietà popolare, numerosi ex-voto in argento e reliquari dei quali uno, sotto vetro, di finissima fattura compositiva di forma circolare di circa cm.50 con centinaia di minutissime reliquie disposte a più cerchi, con scritti in piccolo i nomi di numerosi santi.
Delle opere rimaste in situ, oltre le pale alle pareti della navata, si segnalano le cimase degli altari del transetto di destra e le opere della cappella privata della confraternita Firmiana di Sacra Spina, collocata nel transetto di sinistra. Oltre ovviamente ai maestosi apparati lignei dell’intera sagrestia, delle tribune del presbiterio (falegnameria di probabile influenza nursina), della cantoria col suo organo antico.
Ancona 27 gennaio 2017
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:56 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:56