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Recuperate, dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, in collaborazione con la Polizia Rumena tre uova di dinosauro di 67 milioni di anni fa.
Testo del comunicato
Questa mattina alle ore 10:30 nel corso di una cerimonia presso l'Ambasciata di Romania in Italia, i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno restituito gli importantissimi reperti preistorici trafugati da un sito paleontologico in Romania e sequestrati al termine di una indagine condotta in collaborazione con la Polizia Romena. L'attività investigativa, che ha permesso di individuare e recuperare i preziosi fossili risalenti al periodo del Cretaceo superiore (stadio Maastrichtiano), ha mostrato il sinergico impegno profuso da entrambi i Paesi nel contrastare il traffico illecito di beni culturali provenienti da scavo clandestino.
L'indagine è stata originata dal furto di due uova fossili di un dinosauro erbivoro (lungo quasi 6 metri), il Telmatosaurus transsylvanicus, avvenuto nei primi mesi del 2005 dal sito paleontologico di Tustea (Romania), e dalla denuncia, effettuata dall'Ispettorato di Polizia della Provincia di Hunedoara, degli autori delle ricerche clandestine, identificati a seguito della pubblicazione, nel 2009, di alcune immagini su un sito internet rumeno, che ritraeva una donna in posa con gli oggetti appena scavati. Queste informazioni, unitamente alla notizia che indicava coinvolto anche un italiano, sono state trasmesse, tramite il servizio INTERPOL, al nostro Comando. I successivi accertamenti del Nucleo CC TPC di Venezia hanno permesso di identificare il possibile detentore dei reperti in un cittadino italiano residente in una nota località alpina, della provincia di Bolzano ed appassionato del settore • Questi elementi, unitamente ai riscontri avuti dall'Ufficio Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Bolzano e del Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige, hanno consentito di richiedere ed ottenere, dall'Autorità Giudiziaria di Bolzano, un decreto di perquisizione domiciliare. La reazione dei militari, recatisi a San Candido per eseguire la delega, è stata di assoluto stupore e meraviglia trovandosi davanti ad un vero e proprio museo paleontologico privato, con oltre 6.000 reperti di varia tipologia ed epoca. Tra questi, sono state rinvenute e sequestrate oltre alle due uova ricercate anche una terza dello stesso tipo, che gli esami tecnici sulle incrostazioni terrose presenti hanno ,poi, permesso di stabilire provenire dal medesimo sito . Il valore dei preziosi fossili, qualora immessi sul mercato è indicato in 500.000 C. Il cittadino italiano è stato, pertanto, deferito per ricettazione, ricerche archeologiche non autorizzate, ed impossessamento illecito di beni culturali. Dagli elementi raccolti con la perquisizione, sono, anche, emersi altri indizi che hanno, di fatto, allargato le indagini oltre i confini nazionali, consentendo il sequestro, sempre in Italia, di ulteriori 5.000 reperti paleontologici.
Le tre uova della specie dei dinosauri di Telmatosaurus Transsylvanicus, famiglia Habrosa-uridae ordine Ornithopoda, classe Ornithischia, ramo Archosauria, sono risalenti a circa 67 milioni di anni fa e collocabili orientativamente nel periodo Cretacico superiore.
Il recupero di questi eccezionali reperti paleontologici riveste particolare importanza, tanto per l'Italia quanto per la Romania, perché si inscrive nel quadro delle attività di cooperazione internazionale volte al contrasto del traffico illecito di beni culturali, che vede impegnati con costanti ed efficaci risultati entrambi i Paesi. L'odierna restituzione, autorizzata dalla Procura della Repubblica di Bolzano, ed il successivo ritorno nel Paese dai quali i preziosi reperti sono stati trafugati, testimoniano ancora una volta come l'attività istituzionale svolta dal Comando CC TPC abbia come finalità, nello spirito della Convenzione Unesco del '70, non solo il rimpatrio di opere illecitamente sottratte al Patrimonio Culturale Italiano, ma anche il ritorno ai rispettivi Paesi di quelle recuperate in Italia, nella convinzione che queste mantengono il loro specifico valore storico e culturale solo se restano nel loro contesto d'origine.
Roma, 15 novembre 2011
fonte:
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
L'indagine è stata originata dal furto di due uova fossili di un dinosauro erbivoro (lungo quasi 6 metri), il Telmatosaurus transsylvanicus, avvenuto nei primi mesi del 2005 dal sito paleontologico di Tustea (Romania), e dalla denuncia, effettuata dall'Ispettorato di Polizia della Provincia di Hunedoara, degli autori delle ricerche clandestine, identificati a seguito della pubblicazione, nel 2009, di alcune immagini su un sito internet rumeno, che ritraeva una donna in posa con gli oggetti appena scavati. Queste informazioni, unitamente alla notizia che indicava coinvolto anche un italiano, sono state trasmesse, tramite il servizio INTERPOL, al nostro Comando. I successivi accertamenti del Nucleo CC TPC di Venezia hanno permesso di identificare il possibile detentore dei reperti in un cittadino italiano residente in una nota località alpina, della provincia di Bolzano ed appassionato del settore • Questi elementi, unitamente ai riscontri avuti dall'Ufficio Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Bolzano e del Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige, hanno consentito di richiedere ed ottenere, dall'Autorità Giudiziaria di Bolzano, un decreto di perquisizione domiciliare. La reazione dei militari, recatisi a San Candido per eseguire la delega, è stata di assoluto stupore e meraviglia trovandosi davanti ad un vero e proprio museo paleontologico privato, con oltre 6.000 reperti di varia tipologia ed epoca. Tra questi, sono state rinvenute e sequestrate oltre alle due uova ricercate anche una terza dello stesso tipo, che gli esami tecnici sulle incrostazioni terrose presenti hanno ,poi, permesso di stabilire provenire dal medesimo sito . Il valore dei preziosi fossili, qualora immessi sul mercato è indicato in 500.000 C. Il cittadino italiano è stato, pertanto, deferito per ricettazione, ricerche archeologiche non autorizzate, ed impossessamento illecito di beni culturali. Dagli elementi raccolti con la perquisizione, sono, anche, emersi altri indizi che hanno, di fatto, allargato le indagini oltre i confini nazionali, consentendo il sequestro, sempre in Italia, di ulteriori 5.000 reperti paleontologici.
Le tre uova della specie dei dinosauri di Telmatosaurus Transsylvanicus, famiglia Habrosa-uridae ordine Ornithopoda, classe Ornithischia, ramo Archosauria, sono risalenti a circa 67 milioni di anni fa e collocabili orientativamente nel periodo Cretacico superiore.
Il recupero di questi eccezionali reperti paleontologici riveste particolare importanza, tanto per l'Italia quanto per la Romania, perché si inscrive nel quadro delle attività di cooperazione internazionale volte al contrasto del traffico illecito di beni culturali, che vede impegnati con costanti ed efficaci risultati entrambi i Paesi. L'odierna restituzione, autorizzata dalla Procura della Repubblica di Bolzano, ed il successivo ritorno nel Paese dai quali i preziosi reperti sono stati trafugati, testimoniano ancora una volta come l'attività istituzionale svolta dal Comando CC TPC abbia come finalità, nello spirito della Convenzione Unesco del '70, non solo il rimpatrio di opere illecitamente sottratte al Patrimonio Culturale Italiano, ma anche il ritorno ai rispettivi Paesi di quelle recuperate in Italia, nella convinzione che queste mantengono il loro specifico valore storico e culturale solo se restano nel loro contesto d'origine.
Roma, 15 novembre 2011
fonte:
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:22 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:22