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PERCORSI - PROGETTO PILOTA PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE AL FORO ROMANO-PALATINO
Testo del comunicato
La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma presenta l’avvio del progetto pilota PERCORSI, che mira a superare le barriere architettoniche con interventi inseriti nei contesti antichi e naturalistici del Foro romano e del Palatino, senza prevaricare in alcun modo il valore storico e ambientale del contesto.
Tre i progetti presentati in questa occasione: l’inaugurazione dell’ascensore all’ingresso del Foro romano da Largo della Salara Vecchia; il nuovo assetto della rampa d’accesso al Palatino dall’ingresso di via di San Gregorio; i percorsi pavimentati nel Foro romano.
Il nuovo ascensore apre la strada che conduce lungo la Basilica Emilia alla Curia e si collega con il percorso pavimentato che si sviluppa lungo la Via Sacra verso la Casa delle Vestali, la Basilica di Massenzio e l’arco di Tito, itinerario che verrà completato entro l’estate, mentre la rampa di accesso dal portale del Vignola, in Via di S. Gregorio, rappresenta il primo tratto dei futuri percorsi che si articoleranno sul colle Palatino.
La scelta di materiali compatibili e coerenti con il paesaggio, a basso impatto ambientale ma ad altissimo livello di qualità, la creazione delle pavimentazioni realizzate con miscele di calce, terre naturali e inerti di differenti pozzolane romane, prevalgono nella realizzazione dei percorsi che si sviluppano utilizzando anche aree oggi chiuse, ma che offrono la possibilità di superare ostacoli, sfruttare varchi nelle antiche murature (come avviene per il nuovo ingresso alla casa delle Vestali), oltre che aprire nuove prospettive visive per i turisti. Inoltre, gli scavi archeologici in corso, a cura dell’Università degli Studi di Roma - Sapienza, stanno offrendo spunti interessanti che il progetto PERCORSI raccoglie trovando una favorevole sinergia tra la conoscenza archeologica e la valorizzazione degli itinerari di visita. I percorsi così pavimentati consentono di far scorrere le ruote dei passeggini e delle carrozzine, ma anche di evitare ostacoli e inciampi e di rendere la passeggiata tra le antiche rovine più confortevole. Le indicazioni dei percorsi, una volta terminato l’intero tracciato, si ispireranno a quelle delle piste da sci, dove semplici simboli colorati segnaleranno il livello di accessibilità.
L'ascensore è collocato all’ingresso di Largo della Salara Vecchia, lungo via dei Fori imperiali, dove esiste un dislivello di circa 6,50 metri tra il piano stradale e il Foro romano. L’impianto elevatore è stato progettato dalla soprintendenza curando sia il dettaglio strutturale dell’appoggio, completamente reversibile, sia il design e la scelta dei materiali di bassissimo impatto visivo che consentono, attraverso cristalli ultralight, di ammirare l’area monumentale circostante. Il nuovo elevatore, che porta direttamente al livello di visita della Basilica Emilia, è stato realizzato con il finanziamento degli
interventi coordinati dall'allora Commissario delegato per le Aree Archeologiche di Roma e Ostia antica, architetto Roberto Cecchi, attuale Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La Società Schindler SpA, risultata vincitrice del bando di gara, ha coadiuvato l’opera mettendo a disposizione, oltre che la propria esperienza nel campo, una fattiva collaborazione di tipo tecnico ed impiantistico.
La nuova sistemazione dell’ingresso monumentale del Vignola al Palatino, lungo via di S. Gregorio, consiste in una rampa di accesso realizzata con un arredo botanico che ha consentito di eliminare la scale. Il progetto nasce da una suggestione ispirata alle stampe settecentesche degli orti farnesiani, mentre la più tarda sistemazione ottocentesca, quando fu rimontato il portale rinascimentale d’ingresso agli orti su questo lato del Palatino, utilizzava tre rampe di scale per raggiungere la quota del percorso archeologico. Tale ostacolo è stato rimosso proponendo, al posto di una precedente aiuola con andamento inclinato, una nuova rampa con pendenze dolci accessibili a passeggini e carrozzine,
intercalata da siepi in bosso che creano gradevoli aree di sosta. Il restauro del bellissimo
sarcofago marmoreo impreziosisce il percorso.
Il progetto PERCORSI sul versante del Palatino prevede la creazione di aree di sosta, di ombra e “trappole dei profumi” (adatte anche a persone prive della vista) dove i visitatori potranno lasciarsi catturare dalla natura ancora incontaminata del colle, e memoria dell’antico progetto botanico farnesiano.
PERCORSI rappresenta un nuovo modo di entrare in rapporto con i siti archeologici, un nuovo modo di superare, compatibilmente con le condizioni naturali dei luoghi, le barriere architettoniche esistenti. Gli ostacoli sono il risultato di asperità del territorio,
distrazioni e consuetudini che nel tempo hanno ingessato i percorsi di progettazione e rivisitazione dei luoghi dove le vestigia si sovrappongono, e questa sovrapposizione deve essere considerata una ricchezza e non un problema.
Nel 2002 l’architetto Maria Grazia Filetici, direttore del progetto e curatrice per la soprintendenza dei lavori, aveva già affrontato questa problematica curando l’apertura delle domus romane del Celio, dove questo tipo di approccio ha consentito di abbattere le barriere architettoniche presenti e rendere fruibile a tutti la visita delle antiche dimore del
Clivo di Scauro.
Il progetto PERCORSI è fortemente voluto dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e sostenuto dal Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, arch. Antonella Pasqua Recchia, con Paola Severini Melograni, esperta per l’accessibilità e la fruibilità.
PERCORSI è un nuovo modo di produrre oggetti studiati e disegnati attraverso la conoscenza dei molti itinerari che l’uomo segue nella sua vita, nella sua storia, nella grande avventura della diversità, diventando occasione per un lavoro ricco di simbolismi e bellezza.
Lo racconteremo insieme con Carlo Verdone e il gruppo Ladri di Carrozzelle.
Ufficio stampa Electa
per la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma
Gabriella Gatto press.electamusei@mondadori.it
Tre i progetti presentati in questa occasione: l’inaugurazione dell’ascensore all’ingresso del Foro romano da Largo della Salara Vecchia; il nuovo assetto della rampa d’accesso al Palatino dall’ingresso di via di San Gregorio; i percorsi pavimentati nel Foro romano.
Il nuovo ascensore apre la strada che conduce lungo la Basilica Emilia alla Curia e si collega con il percorso pavimentato che si sviluppa lungo la Via Sacra verso la Casa delle Vestali, la Basilica di Massenzio e l’arco di Tito, itinerario che verrà completato entro l’estate, mentre la rampa di accesso dal portale del Vignola, in Via di S. Gregorio, rappresenta il primo tratto dei futuri percorsi che si articoleranno sul colle Palatino.
La scelta di materiali compatibili e coerenti con il paesaggio, a basso impatto ambientale ma ad altissimo livello di qualità, la creazione delle pavimentazioni realizzate con miscele di calce, terre naturali e inerti di differenti pozzolane romane, prevalgono nella realizzazione dei percorsi che si sviluppano utilizzando anche aree oggi chiuse, ma che offrono la possibilità di superare ostacoli, sfruttare varchi nelle antiche murature (come avviene per il nuovo ingresso alla casa delle Vestali), oltre che aprire nuove prospettive visive per i turisti. Inoltre, gli scavi archeologici in corso, a cura dell’Università degli Studi di Roma - Sapienza, stanno offrendo spunti interessanti che il progetto PERCORSI raccoglie trovando una favorevole sinergia tra la conoscenza archeologica e la valorizzazione degli itinerari di visita. I percorsi così pavimentati consentono di far scorrere le ruote dei passeggini e delle carrozzine, ma anche di evitare ostacoli e inciampi e di rendere la passeggiata tra le antiche rovine più confortevole. Le indicazioni dei percorsi, una volta terminato l’intero tracciato, si ispireranno a quelle delle piste da sci, dove semplici simboli colorati segnaleranno il livello di accessibilità.
L'ascensore è collocato all’ingresso di Largo della Salara Vecchia, lungo via dei Fori imperiali, dove esiste un dislivello di circa 6,50 metri tra il piano stradale e il Foro romano. L’impianto elevatore è stato progettato dalla soprintendenza curando sia il dettaglio strutturale dell’appoggio, completamente reversibile, sia il design e la scelta dei materiali di bassissimo impatto visivo che consentono, attraverso cristalli ultralight, di ammirare l’area monumentale circostante. Il nuovo elevatore, che porta direttamente al livello di visita della Basilica Emilia, è stato realizzato con il finanziamento degli
interventi coordinati dall'allora Commissario delegato per le Aree Archeologiche di Roma e Ostia antica, architetto Roberto Cecchi, attuale Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La Società Schindler SpA, risultata vincitrice del bando di gara, ha coadiuvato l’opera mettendo a disposizione, oltre che la propria esperienza nel campo, una fattiva collaborazione di tipo tecnico ed impiantistico.
La nuova sistemazione dell’ingresso monumentale del Vignola al Palatino, lungo via di S. Gregorio, consiste in una rampa di accesso realizzata con un arredo botanico che ha consentito di eliminare la scale. Il progetto nasce da una suggestione ispirata alle stampe settecentesche degli orti farnesiani, mentre la più tarda sistemazione ottocentesca, quando fu rimontato il portale rinascimentale d’ingresso agli orti su questo lato del Palatino, utilizzava tre rampe di scale per raggiungere la quota del percorso archeologico. Tale ostacolo è stato rimosso proponendo, al posto di una precedente aiuola con andamento inclinato, una nuova rampa con pendenze dolci accessibili a passeggini e carrozzine,
intercalata da siepi in bosso che creano gradevoli aree di sosta. Il restauro del bellissimo
sarcofago marmoreo impreziosisce il percorso.
Il progetto PERCORSI sul versante del Palatino prevede la creazione di aree di sosta, di ombra e “trappole dei profumi” (adatte anche a persone prive della vista) dove i visitatori potranno lasciarsi catturare dalla natura ancora incontaminata del colle, e memoria dell’antico progetto botanico farnesiano.
PERCORSI rappresenta un nuovo modo di entrare in rapporto con i siti archeologici, un nuovo modo di superare, compatibilmente con le condizioni naturali dei luoghi, le barriere architettoniche esistenti. Gli ostacoli sono il risultato di asperità del territorio,
distrazioni e consuetudini che nel tempo hanno ingessato i percorsi di progettazione e rivisitazione dei luoghi dove le vestigia si sovrappongono, e questa sovrapposizione deve essere considerata una ricchezza e non un problema.
Nel 2002 l’architetto Maria Grazia Filetici, direttore del progetto e curatrice per la soprintendenza dei lavori, aveva già affrontato questa problematica curando l’apertura delle domus romane del Celio, dove questo tipo di approccio ha consentito di abbattere le barriere architettoniche presenti e rendere fruibile a tutti la visita delle antiche dimore del
Clivo di Scauro.
Il progetto PERCORSI è fortemente voluto dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e sostenuto dal Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, arch. Antonella Pasqua Recchia, con Paola Severini Melograni, esperta per l’accessibilità e la fruibilità.
PERCORSI è un nuovo modo di produrre oggetti studiati e disegnati attraverso la conoscenza dei molti itinerari che l’uomo segue nella sua vita, nella sua storia, nella grande avventura della diversità, diventando occasione per un lavoro ricco di simbolismi e bellezza.
Lo racconteremo insieme con Carlo Verdone e il gruppo Ladri di Carrozzelle.
Ufficio stampa Electa
per la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma
Gabriella Gatto press.electamusei@mondadori.it
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:29 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:29