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Palazzo Ducale di Mantova. Palazzo Ducale, Dente di Narvalo o corno di unicorno?
Testo del comunicato
La sezione espositiva "Naturalia e Mirabilia" si arricchisce di un nuovo reperto: un dente di narvalo già presente nelle collezioni gonzaghesche
Finalmente è giunto! Fino alla metà del Seicento del narvalo – cetaceo dei mari del nord – non si sospettava l’esistenza, quantomeno in Italia, e la sua lunga zanna che si avvita come un cavatappi, passava per essere il corno del misterioso e mitologico unicorno. Il celebre “monoceros”, del quale si scriveva sin dall’antichità: almeno dal V secolo a.C., quando Ctesia di Cnido, medico di Artaserse II Mnemone re di Persia, scrisse che nell’Indostan – pianura alluvionale percorsa dai fiumi Gange e Indo – viveva questa specie di asino dal vello bianco e dalla testa purpurea sulla quale spiccava un unico corno, bianco nella parte vicina alla testa, nero nella centrale e cremisi verso la punta. Da allora, le descrizioni si moltiplicarono e l’unicorno divenne uno splendido cavallo bianco con un corno in fronte. Secondo altre descrizioni – fermo restando il corno – poteva avere fattezze di asino e persino di caprone. Si affermò stabilmente la tendenza a descriverlo bianco, candido, anche perché l’animale prese un significato simbolico legato alla purezza. ... continua a leggere