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LA STAGIONE SINFONICA 2012 DEL TEATRO VERDI DI TRIESTE
Testo del comunicato
La Stagione Sinfonica si inaugura il 14 settembre e si articola fino a sabato 27 ottobre in sette appuntamenti, con due esecuzioni ciascuno, il venerdì con inizio alle ore 20.30 e il sabato con inizio alle ore 18.
Protagonisti della Stagione sono gli organici stabili dell’Orchestra e del Coro del Teatro Verdi, quest’ultimo preparato dal M° Paolo Vero, che saranno impegnati nell’esecuzione di grandi capolavori già noti al pubblico triestino a cui si affiancano composizioni di rara esecuzione, oppure mai eseguiti al “Verdi” in tempi moderni, o ancora, del tutto inediti. Sarà l’occasione per apprezzare la grande professionalità e preparazione delle masse artistiche della Fondazione lirica triestina che lavoreranno sotto l’attenta e vigile guida di illustri direttori. Sul palco del “Verdi” si avvicenderanno infatti alcuni tra i più rinomati interpreti del panorama sinfonico internazionale a partire da Gianluigi Gelmetti, Donato Renzetti, Oleg Caetani, Will Humburg, Francesco Lanzillotta e Wayne Marshall.
Tra i solisti, il pianista Rudolf Buchbinder, che manca dal Teatro Verdi da diversi anni con la sua esibizione fornirà l’ennesima prova pubblica della sua fama mondiale; mentre, avremo modo di apprezzare per la prima volta il grande talento del sassofonista Federico Mondelci e la violinista Kyoko Takosawa. Due concerti di assoluta rilevanza artistica daranno la massima visibilità agli organici del Coro, istruito dal M° Paolo Vero.
La Stagione Sinfonica 2012 anzitutto renderà omaggio a due grandi artisti che, in modo diverso, sono legati alla città: Ferruccio Busoni ed Eugenio Visnoviz. Del primo, figlio della pianista triestina Anna Weiss, che proprio a Trieste in età precocissima ha iniziato i suoi studi musicali e ha dato avvio alla sua trionfale carriera solistica, la Fondazione presenta in prima esecuzione moderna il Poema Campestre “Il sabato del villaggio”, Poesia di Giacomo Leopardi posta in musica per soli coro e orchestra, proposta il 2 marzo 1883 al Teatro Comunale di Bologna e da allora, fatta eccezione per una esecuzione in lingua tedesca nel ’29 a Lüneburg, mai eseguito. La Staatsbibliothek di Berlino, proprietaria e depositaria del manoscritto di Busoni, ha aderito al progetto del Teatro autorizzando la prima edizione critica dell’opera a cura della Fondazione stessa. Il concerto, a conclusione della Stagione, si avvarrà della preziosa direzione del Maestro Donato Renzetti, da sempre vicino alla nostra Città, che ha risposto all’invito del Teatro con l’entusiasmo e la simpatia che lo contraddistinguono.
Alla musica di Eugenio Visnoviz, pianista e compositore triestino scomparso nel 1931 a soli venticinque anni, è viceversa dedicata la prima parte del quarto appuntamento della Stagione, con Ouverture sinfonica in la minore. La partitura, affidata dal fratello Ermanno tramite il Maestro Luigi Toffolo al Teatro nel 1968, è stata ritrovata nel 1997 e viene proposta in prima esecuzione mondiale. Gavotta e Musette per orchestra, in prima esecuzione moderna, e Hochzeitsmusik 1931 per archi, completano l’omaggio all’artista. Direttore Francesco Lanzillotta che nella seconda parte
del concerto affiancherà il solista Rudolf Buchbinder nell’esecuzione del Primo Concerto in re minore per pianoforte op. 15 di Johannes Brahms, a sottolineare la profonda venerazione del giovane compositore triestino nei confronti del sommo maestro di Amburgo.
Ritorna a Trieste Wayne Marshall dopo il grande successo dello scorso anno. Due gli appuntamenti che lo vedranno alla guida dell’orchestra del Teatro: il primo, interamente dedicato a Beethoven, con l’ouverture Die Weihe des Hauses op. 124 e l’oratorio per soli, coro e orchestra Christus am Ölberge op. 85, primo cimento di Ludwig van Beethoven con la musica liturgica, eseguito con successo la prima volta a Vienna nel 1803 (anno in cui compose anche la Terza Sinfonia) e testimonianza della sua formidabile fede umanistica; il secondo, solista Federico Mondelci, è dedicato al sassofono e alla musica di Claude Debussy (in occasione del 150° anniversario della nascita) e di Maurice Ravel.
Il sesto concerto è interamente dedicato alla grande musica tedesca dell’Ottocento, in programma il Preludio da Die Meistersinger von Nürnberg di Richard Wagner e la Sesta Sinfonia in la maggiore di Anton Bruckner. Sul podio il M° Will Humburg.
Il concerto d’apertura è affidato alla bacchetta di Oleg Caetani, che dirigerà nella seconda parte la Sesta Sinfonia in si minore op.74 (Patetica) di P. I. ?ajkovskij. La prima parte del programma vedrà protagonista la violinista Kyoko Takezawa, solista presente nelle più importanti sale del mondo e per la prima volta a Trieste, che eseguirà di Dmitrij Šostakovi? il Primo Concerto per violino in la minore op. 77 , composizione del 1947 dedicata al violinista David Ojstrakh.
Oltre a Busoni e Visnoviz, la musica italiana è presente nei programmi della Stagione il 12 e il 13 ottobre con lo Stabat mater per soli, coro e orchestra di Gioachino Rossini, opera che il compositore completò nel 1841 dopo una prima versione del 1832 e che, fin dalle prime battute, esprime il doloroso stupore di fronte all’evento della passione. Il Maestro Gianluigi Gelmetti guiderà il coro e l’orchestra della Fondazione e sarà interprete del capolavoro rossiniano.
fonte dati:
Fondazione Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" - Trieste
Tel. 39 040 6722209-223-335 Fax. 39040 6722249
press@teatroverdi-trieste.com
Protagonisti della Stagione sono gli organici stabili dell’Orchestra e del Coro del Teatro Verdi, quest’ultimo preparato dal M° Paolo Vero, che saranno impegnati nell’esecuzione di grandi capolavori già noti al pubblico triestino a cui si affiancano composizioni di rara esecuzione, oppure mai eseguiti al “Verdi” in tempi moderni, o ancora, del tutto inediti. Sarà l’occasione per apprezzare la grande professionalità e preparazione delle masse artistiche della Fondazione lirica triestina che lavoreranno sotto l’attenta e vigile guida di illustri direttori. Sul palco del “Verdi” si avvicenderanno infatti alcuni tra i più rinomati interpreti del panorama sinfonico internazionale a partire da Gianluigi Gelmetti, Donato Renzetti, Oleg Caetani, Will Humburg, Francesco Lanzillotta e Wayne Marshall.
Tra i solisti, il pianista Rudolf Buchbinder, che manca dal Teatro Verdi da diversi anni con la sua esibizione fornirà l’ennesima prova pubblica della sua fama mondiale; mentre, avremo modo di apprezzare per la prima volta il grande talento del sassofonista Federico Mondelci e la violinista Kyoko Takosawa. Due concerti di assoluta rilevanza artistica daranno la massima visibilità agli organici del Coro, istruito dal M° Paolo Vero.
La Stagione Sinfonica 2012 anzitutto renderà omaggio a due grandi artisti che, in modo diverso, sono legati alla città: Ferruccio Busoni ed Eugenio Visnoviz. Del primo, figlio della pianista triestina Anna Weiss, che proprio a Trieste in età precocissima ha iniziato i suoi studi musicali e ha dato avvio alla sua trionfale carriera solistica, la Fondazione presenta in prima esecuzione moderna il Poema Campestre “Il sabato del villaggio”, Poesia di Giacomo Leopardi posta in musica per soli coro e orchestra, proposta il 2 marzo 1883 al Teatro Comunale di Bologna e da allora, fatta eccezione per una esecuzione in lingua tedesca nel ’29 a Lüneburg, mai eseguito. La Staatsbibliothek di Berlino, proprietaria e depositaria del manoscritto di Busoni, ha aderito al progetto del Teatro autorizzando la prima edizione critica dell’opera a cura della Fondazione stessa. Il concerto, a conclusione della Stagione, si avvarrà della preziosa direzione del Maestro Donato Renzetti, da sempre vicino alla nostra Città, che ha risposto all’invito del Teatro con l’entusiasmo e la simpatia che lo contraddistinguono.
Alla musica di Eugenio Visnoviz, pianista e compositore triestino scomparso nel 1931 a soli venticinque anni, è viceversa dedicata la prima parte del quarto appuntamento della Stagione, con Ouverture sinfonica in la minore. La partitura, affidata dal fratello Ermanno tramite il Maestro Luigi Toffolo al Teatro nel 1968, è stata ritrovata nel 1997 e viene proposta in prima esecuzione mondiale. Gavotta e Musette per orchestra, in prima esecuzione moderna, e Hochzeitsmusik 1931 per archi, completano l’omaggio all’artista. Direttore Francesco Lanzillotta che nella seconda parte
del concerto affiancherà il solista Rudolf Buchbinder nell’esecuzione del Primo Concerto in re minore per pianoforte op. 15 di Johannes Brahms, a sottolineare la profonda venerazione del giovane compositore triestino nei confronti del sommo maestro di Amburgo.
Ritorna a Trieste Wayne Marshall dopo il grande successo dello scorso anno. Due gli appuntamenti che lo vedranno alla guida dell’orchestra del Teatro: il primo, interamente dedicato a Beethoven, con l’ouverture Die Weihe des Hauses op. 124 e l’oratorio per soli, coro e orchestra Christus am Ölberge op. 85, primo cimento di Ludwig van Beethoven con la musica liturgica, eseguito con successo la prima volta a Vienna nel 1803 (anno in cui compose anche la Terza Sinfonia) e testimonianza della sua formidabile fede umanistica; il secondo, solista Federico Mondelci, è dedicato al sassofono e alla musica di Claude Debussy (in occasione del 150° anniversario della nascita) e di Maurice Ravel.
Il sesto concerto è interamente dedicato alla grande musica tedesca dell’Ottocento, in programma il Preludio da Die Meistersinger von Nürnberg di Richard Wagner e la Sesta Sinfonia in la maggiore di Anton Bruckner. Sul podio il M° Will Humburg.
Il concerto d’apertura è affidato alla bacchetta di Oleg Caetani, che dirigerà nella seconda parte la Sesta Sinfonia in si minore op.74 (Patetica) di P. I. ?ajkovskij. La prima parte del programma vedrà protagonista la violinista Kyoko Takezawa, solista presente nelle più importanti sale del mondo e per la prima volta a Trieste, che eseguirà di Dmitrij Šostakovi? il Primo Concerto per violino in la minore op. 77 , composizione del 1947 dedicata al violinista David Ojstrakh.
Oltre a Busoni e Visnoviz, la musica italiana è presente nei programmi della Stagione il 12 e il 13 ottobre con lo Stabat mater per soli, coro e orchestra di Gioachino Rossini, opera che il compositore completò nel 1841 dopo una prima versione del 1832 e che, fin dalle prime battute, esprime il doloroso stupore di fronte all’evento della passione. Il Maestro Gianluigi Gelmetti guiderà il coro e l’orchestra della Fondazione e sarà interprete del capolavoro rossiniano.
fonte dati:
Fondazione Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" - Trieste
Tel. 39 040 6722209-223-335 Fax. 39040 6722249
press@teatroverdi-trieste.com
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:26 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:26