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La medicina illustrata nei miniati della Biblioteca di Napoli
Testo del comunicato
Fino al 3 febbraio è possibile visitare la straordinaria mostra su La
medicina illustrata. Arte e scienza dal medioevo alla prima età moderna
manoscritti e libri a stampa della Biblioteca Nazionale di Napoli, a cura di Daniela Bacca, Claudia Grieco, e Maria Gabriella Mansi della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli, in collaborazione con Teresa D'Urso, Andrea Improta e Sandra Perriccioli del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Sotto gli occhi del visitatore sfilano vere meraviglie: il famoso Dioscoride napoletano, raro esempio di erbario tardo antico illustrato a mano, i manoscritti di fine 300 della celebre Scuola salernitana, che svolse un ruolo di primo piano nello sviluppo degli studi di medicina durante tutto il medioevo, e tra questi I commentari di Galeno (c. 129-201 d.C.) alle opere di Ippocrate (c. 460-377 a.C.); il De medicina di Celso,
tra i testi medici più belli prodotti a Napoli nel 400, impreziosito
da iniziali, fregi e cornici, verosimilmente realizzato per Ferrante d’Aragona duca di Calabria (c. 1455-1458).
Il percorso della mostra ( aperta fino al 5 febbraio 2023) documenta gli albori della medicina e il suo progressivo sviluppo evidenziano l’affermarsi fin dall’antichità di
una visione della cura che guarda all’uomo in modo più completo e che
adotta il concetto di mantenersi a lungo in buona salute prendendo in esame l’intervento assistenziale, le cure termali e le regole igieniche; tra le curiosità in mostra : La matricola della confraternita napoletana dell’Ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili , una delle più importanti istituzioni assistenziali napoletane. All’inizio del fascicolo,compare lo stemma dell’imperatore Carlo V, che fu tra i primi governatori della confraternita, accanto a quelli di papa Leone X e della città di Napoli. I benefici terapeutici delle acque termali della zona flegrea sono protagonisti delle eleganti xilografie che illustrano l’edizione ampliata del De Balneis puteolanis di Pietro da Eboli e la Cronaca di Partenope, stampate a Napoli rispettivamente nel 1507 e nel 1526.
“La mostra offre l’occasione - dice la Direttrice della Biblioteca Maria Iannotti- per
misurare la varietà ed importanza del patrimonio librario della
biblioteca napoletana che conserva edizioni di grande pregio ed unicità
come il Dioscoride napoletano, un codice membranaceo di rarissima di fattura italiana del trattato di farmacoterapeutica di Dioscoride di Anazarbo,
vissuto nel I secolo d. C. L'opera costituisce inoltre una fonte
fondamentale per lo studio della cultura medica greco-romana e della sua
ricezione nel mondo bizantino italiano tra la fine del VI e l'inizio
del VII secolo. La selezione di manoscritti miniati di incredibile
bellezza che esponiamo, prodotti tra il VI e il XVI secolo e di
incunaboli e cinque centine, documenta come il libro illustrato, sia
manoscritto che a stampa, sia stato per secoli il principale veicolo di
trasmissione del sapere. Anzi proprio i libri di argomento medico
dimostrano come la Medicina si è avvalsa dell’illustrazione per
elaborare un sistema di immagini che potesse aiutare il lettore a
comprendere meglio e a memorizzare il testo dando vita all’affermarsi
di una specifica tradizione iconografica. “
Il percorso
espositivo consente di cogliere l’importanza rivestita
dall’illustrazione libraria nel trasmettere la cura della salute e nel
contempo traccia una storia delle illustrazioni a scopo scientifico,
spesso affidate a miniatori, disegnatori e incisori, talvolta anche di
grandi qualità artistiche, che hanno contribuito a consolidare una
tradizione iconografica per gli erbari di piante e frutti con funzione medicinale, e per i trattati di medicina,
invece, di strumenti chirurgici, raffigurazioni anatomiche e di altri
interventi connessi alla cura delle malattie, come l’osservazione delle
urine.
L’importante mostra è organizzata dalla Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, con il sostegno dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e della Fondazione Bracco di Milano. Catalogo della mostra (Campisano Editore) - Ufficio stampa LydiaTarsitano-gb.
Due visite quotidiane dalle ore 12,30 alle 13,30 e dalle 16,30 alle 17,30 (escluso sabato e domenica)
Il modulo di prenotazione su https://www.planyo.com/