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Il Ministro Alberto Bonisoli all’inaugurazione di Pitti Immagine Uomo 94
Testo del comunicato
Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Alberto Bonisoli all’inaugurazione di Pitti Immagine Uomo 94. L’evento si è tenuto nel Salone dei Cinquecento, a Palazzo Vecchio (piazza della Signoria, Firenze).
BONISOLI INAUGURA PITTI UOMO
(fonte dati 9Colonne - Firenze, 12 giugno)
(fonte dati 9Colonne - Firenze, 12 giugno)
Il ministro dei Beni culturali e del turismo, Alberto Bonisoli, ha aperto oggi, a Firenze, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio la cerimonia di inaugurazione della 94esima edizione di Pitti Uomo. Presenti al debutto del ministro tra gli altri, anche il sindaco Dario Nardella, Andrea Cavicchi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana, Claudio Marenzi, presidente di Pitti Immagine e presidente di Confindustria Moda, Michele Scannavini, presidente di Ice, Marino Vago, presidente di Smi. A far bella mostra di sé ben 1.240 marchi, di cui 561 esteri.
"Oggi è la mia prima visita ufficiale a Firenze, uno dei posti principali dove la cultura italiana diventa visibile in tutte le sue forme", ha detto Bonisoli ed ha sottolineatro: "questa è una vetrina fondamentale per il
nostro Paese: quello che accade qua ha rilevanza mondiale, e dobbiamo avere la massima attenzione, la massima cura e tutto il nostro impegno per supportare lo sviluppo della cultura attuale e futuro su Firenze".
Prima di partecipare alla cerimonia d'apertura di Pitti Uomo, il ministro ha visitato le nuove sale degli Uffici accompagnato dal Direttore Eike Schmidt. "Penso che la moda sia non solo economia, ma una componente fondamentale della proposta culturale italiana" ha detto ancora il ministro che poi, sollecitato dai giornalisti su un possibile 'asse della moda', Milano-Firenze ha detto: " La moda in Italia, fin dall'inizio, da quando è nato Pitti e da quando si è sviluppata l'alta moda su Roma, è qualcosa di multipolare, perchè questo è il bello del nostro Paese: siamo un paese che ha più di un centro. E' giusto che ci sia magari un sistema fondato sul mettere in rete questi centri della moda". Il ministro ha quindi sottolineato che "La moda e' uno dei nostri settori economici e culturali per i quale ci caratterizziamo nel mondo, attraverso cui noi ci rendiamo riconoscibili come italiani. Fa parte dell'essere cittadini di questo paese". Così il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli ha voluto anche spiegare la sua presenza alla manifestazione dove abitualmente partecipa il responsabile del Mise. "Il mio è un ministero che ha comunque risorse da investire; una delle ragioni per cui svolgo questo ruolo è pianificare, spendere e controllare l'uso di risorse nostre; sono i nostri soldi che mi sono stati affidati per raggiungere determinati risultati. In questo c'è la dimensione economica dell'essere ministro". "Se io vado a vedere i macrodati, quello che è successo nell'economia italiana, con quel piccolo aumento di Pil avvenuto negli ultimi due o tre anni, si deve a una forte ripresa dell'export.
E' l'export in gran parte, non solo ma certo la moda, è uno dei settori trainanti". "In questo settore - ha aggiunto - abbiamo del terreno da recuperare e il mio impegno è partecipare con i miei colleghi per recuperare questo terreno". Infine il ministro ha detto che "la moda e' un'attivita' senz'altro economica e va rispettata, ma chi fa moda produce cultura, la moda e' valoriale, e' qualcosa che restera' quando non ci saremo piu': e' il momento di rendersi conto dell'importanza della moda nel forgiare la cultura italiana e i valori delle prossime generazioni".
"Oggi è la mia prima visita ufficiale a Firenze, uno dei posti principali dove la cultura italiana diventa visibile in tutte le sue forme", ha detto Bonisoli ed ha sottolineatro: "questa è una vetrina fondamentale per il
nostro Paese: quello che accade qua ha rilevanza mondiale, e dobbiamo avere la massima attenzione, la massima cura e tutto il nostro impegno per supportare lo sviluppo della cultura attuale e futuro su Firenze".
Prima di partecipare alla cerimonia d'apertura di Pitti Uomo, il ministro ha visitato le nuove sale degli Uffici accompagnato dal Direttore Eike Schmidt. "Penso che la moda sia non solo economia, ma una componente fondamentale della proposta culturale italiana" ha detto ancora il ministro che poi, sollecitato dai giornalisti su un possibile 'asse della moda', Milano-Firenze ha detto: " La moda in Italia, fin dall'inizio, da quando è nato Pitti e da quando si è sviluppata l'alta moda su Roma, è qualcosa di multipolare, perchè questo è il bello del nostro Paese: siamo un paese che ha più di un centro. E' giusto che ci sia magari un sistema fondato sul mettere in rete questi centri della moda". Il ministro ha quindi sottolineato che "La moda e' uno dei nostri settori economici e culturali per i quale ci caratterizziamo nel mondo, attraverso cui noi ci rendiamo riconoscibili come italiani. Fa parte dell'essere cittadini di questo paese". Così il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli ha voluto anche spiegare la sua presenza alla manifestazione dove abitualmente partecipa il responsabile del Mise. "Il mio è un ministero che ha comunque risorse da investire; una delle ragioni per cui svolgo questo ruolo è pianificare, spendere e controllare l'uso di risorse nostre; sono i nostri soldi che mi sono stati affidati per raggiungere determinati risultati. In questo c'è la dimensione economica dell'essere ministro". "Se io vado a vedere i macrodati, quello che è successo nell'economia italiana, con quel piccolo aumento di Pil avvenuto negli ultimi due o tre anni, si deve a una forte ripresa dell'export.
E' l'export in gran parte, non solo ma certo la moda, è uno dei settori trainanti". "In questo settore - ha aggiunto - abbiamo del terreno da recuperare e il mio impegno è partecipare con i miei colleghi per recuperare questo terreno". Infine il ministro ha detto che "la moda e' un'attivita' senz'altro economica e va rispettata, ma chi fa moda produce cultura, la moda e' valoriale, e' qualcosa che restera' quando non ci saremo piu': e' il momento di rendersi conto dell'importanza della moda nel forgiare la cultura italiana e i valori delle prossime generazioni".
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:30:14 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:30:14