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BRAY A UNESCO, POMPEI È UNA SFIDA CHE BISOGNA VINCERE “MOSTRARE AL MONDO CHE SIAMO IN GRADO DI FARNE UN SITO DI ECCELLENZA”
Testo del comunicato
“Nel decreto cultura abbiamo scommesso molto su Pompei e sul suo rilancio. Siamo convinti che sia una sfida che bisogna vincere”: lo ha detto il ministro della Cultura, Massimo Bray, a margine dell’Assemblea generale dell’Unesco a Parigi. Per Bray, la sfida di Pompei “servirà a mostrare al mondo, all’Unesco e all’Europa, che tanto hanno creduto a questa sfida - la nostra capacità di farne un sito di eccellenza per il turismo, che è una delle leve del nostro sviluppo”.
Bray ha quindi sottolineato che all’Unesco c’è “molto interesse rispetto alla scelta che il governo ha fatto di puntare su Pompei per il rilancio di quello che sarà uno dei luoghi su cui misureremo le nostre capacità di tutelare questo straordinario patrimonio e di farne un luogo di turismo consapevole del valore di questi beni”. Ma anche per dare “a molti ricercatori e ricercatrici la possibilità di studiare ciò che Pompei ha rappresentato e rappresenta”.
In materia di cultura, ha continuato il ministro a Parigi, “c’è stata una vera svolta nelle politiche del nostro governo. Mettere al centro la cultura - ha concluso - significa credere che attraverso la cultura creeremo una parte importante dello sviluppo dei prossimi anni. Sarà uno sviluppo in cui dovremo fare sempre molta attenzione a tutelare questo patrimonio, una cosa appunto che abbiamo ereditato e che dobbiamo essere capaci di trasmettere ai nostri figli”.
Parigi, 6 novembre 2013
fonte dati: ANSA
Bray ha quindi sottolineato che all’Unesco c’è “molto interesse rispetto alla scelta che il governo ha fatto di puntare su Pompei per il rilancio di quello che sarà uno dei luoghi su cui misureremo le nostre capacità di tutelare questo straordinario patrimonio e di farne un luogo di turismo consapevole del valore di questi beni”. Ma anche per dare “a molti ricercatori e ricercatrici la possibilità di studiare ciò che Pompei ha rappresentato e rappresenta”.
In materia di cultura, ha continuato il ministro a Parigi, “c’è stata una vera svolta nelle politiche del nostro governo. Mettere al centro la cultura - ha concluso - significa credere che attraverso la cultura creeremo una parte importante dello sviluppo dei prossimi anni. Sarà uno sviluppo in cui dovremo fare sempre molta attenzione a tutelare questo patrimonio, una cosa appunto che abbiamo ereditato e che dobbiamo essere capaci di trasmettere ai nostri figli”.
Parigi, 6 novembre 2013
fonte dati: ANSA
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:34 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:34