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Via Francigena: Giuli al Festival Regioni “merita riconoscimento Unesco”
Testo del comunicato
In occasione della IV edizione del Festival delle Regioni e delle Province autonome, è stato presentato ufficialmente oggi a Venezia il Protocollo di Intesa per la candidatura della Via Francigena italiana a Patrimonio Mondiale Unesco, un’iniziativa che vede il coordinamento del Ministero della Cultura in sinergia con sette Regioni italiane, con la Toscana come capofila.
“La presentazione del Protocollo di Intesa per la candidatura della Via Francigena italiana a Patrimonio Mondiale Unesco rappresenta non soltanto un obiettivo strategico per il Ministero della Cultura, ma anche un esempio virtuoso di cooperazione interistituzionale fra Stato e Regioni”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, sottolineando l’importanza del lavoro congiunto tra istituzioni centrali e territori.
Il percorso proposto comprende l’intera rete di strade che costituiscono la Via Francigena in Italia, dai valichi alpini (Gran San Bernardo, Moncenisio, Monginevro) fino a Roma, con una lunghezza lineare complessiva di circa 1200 km, attraverso sette regioni dell’Italia centro-settentrionale (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio). La rete viaria è affiancata dalle strutture più significative a essa collegate: città e insediamenti rurali, antichi e recenti; complessi monastici; luoghi di culto; edifici per l’accoglienza, ospitalità e assistenza; strutture di sosta; strutture difensive (castelli, forti, fortezze, torri e rocche), manufatti e infrastrutture stradali (ponti, guadi, porti).
“La candidatura si inserisce coerentemente nel tema del Festival delle Regioni 2025 – ha continuato il Ministro Giuli - che ha scelto di mettere al centro il binomio innovazione/tradizione, riconoscendo nei siti Unesco un asse portante dell’identità nazionale e uno strumento di sviluppo sostenibile, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.”
“La Via Francigena, con la sua straordinaria ricchezza culturale, paesaggistica e spirituale, merita di essere riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’Umanità. Siamo pronti a percorrere, insieme, questo cammino”, ha concluso il Ministro, rinnovando l’impegno istituzionale a sostegno della candidatura.