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Ventotene, Giuli: “Tra i neoeuropeisti censori Premier tanti ex filo Urss”
Testo del comunicato
“Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha citato, nei giorni scorsi, un passaggio del Manifesto di Ventotene perlomeno discutibile, non secondo i canoni di un regime, ma secondo i canoni delle nostre democrazie liberali”.
Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso del suo intervento all’iniziativa “L’eredità di San Benedetto nei valori del conservatorismo europeo” promosso dal gruppo parlamentare dei conservatori europei – ECR, al Teatro Narzio di Subiaco.
“Non saremo certo noi a negare lo stato di cattività all’interno del quale è stato concepito il Manifesto di Ventotene”, ha continuato il Ministro. “Ma io mi chiedo: chi può negare che fra i maestri censori insorti contro Giorgia Meloni si annida una minoritaria ma rumorosa progenie composta da veterocomunisti transitati a suo tempo dalla ottusa militanza per l’Unione Sovietica alla ottusa militanza per la peggiore Unione Europea? Passare dall’Urss all’Ue senza nemmeno una piccola sosta nei confini italiani? Proprio loro insorgono? I vecchi nemici giurati dell’interesse nazionale? Nemici giurati perfino di quel socialismo tricolore riformista che brillò come una coda di cometa sul finire della Prima Repubblica, di cui loro sono stati feroci avversori”.
Roma, 21 marzo 2025
Ufficio Stampa e Comunicazione MiC