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Sgarbi: "Le dimissioni di Ovadia sconfitta della democrazia"
Testo del comunicato
"Mi auguro che il sindaco le respinga"
"Le dimissioni di Moni Ovadia dal Teatro Comunale di Ferrara, ove ha il ruolo di Direttore Generale, sono una sconfitta della democrazia e della libertà di pensiero.
L’attività culturale, anche per chi rappresenta una istituzione importante, non può essere subordinata a una posizione politica. Il teatro di Ferrara ha raggiunto, con la gestione di Ovadia, ottimi risultati e non è mai stato il palcoscenico di attività politiche del suo Direttore il quale, pur valutando l’opportunità di non esporre il suo ruolo per il teatro a critiche per il suo pensiero, non può essere costretto al silenzio al di fuori delle sue funzioni e nessuno può capirlo meglio di me.
Poi c’è l’opportunità, la necessità di partecipare al dolore delle vittime, che non cambiano la sostanza. Ovadia ha grandemente giovato al Teatro di Ferrara, mentre i suoi contestatori di sinistra (e non quelli di destra), non avevano mai raggiunto tali obiettivi e non erano mai usciti dalle logiche di partito e dalle nomine di fedelissimi.
L’amministrazione di Ferrara ha dimostrato, nominando Ovadia, di essere fuori da questa logica, e lo ha capito anche il rappresentante più autorevole di Fratelli D’Italia, Alberto Balboni, scrivendomi, nel fuoco della polemica:
“Grazie. Spero Ovadia smetta di fare politica di estrema sinistra e si dedichi a tempo pieno al lavoro cui è stato chiamato”. Così che io gli ho potuto rispondere: “Ciò’ che genera sconcerto, nelle dichiarazioni di Moni Ovadia, e’ il suo essere ebreo che gli dovrebbe imporre rispetto e Pietà’ per il suo popolo”.
Per queste ragioni continuo a ritenere che l’errore, da molti riconosciuto nelle dichiarazioni di Moni Ovadia, sia una discutibile posizione politica che non ha niente a che fare con il suo ruolo di Direttore del Teatro di Ferrara. E mi auguro che il sindaco respinga le sue dimissioni".
Roma, 16 ottobre 2023