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Biblioteche: Mic: alla Nazionale di Bari l’Inferno di Dante in versione mini e maxi e i disegni di Frate Menotti, il Forattini di fine Ottocento
Testo del comunicato
Con la ‘Nazionale di Bari’ prosegue il viaggio tra le meraviglie del patrimonio librario italiano che ogni settimana conduce i visitatori in un percorso virtuale alla scoperta delle 46 biblioteche dello Stato.
Tra scaffali moderni e tecnologici e settemila metri quadrati dedicati alla lettura, la Biblioteca Nazionale di Bari conserva ben cinquecentomila volumi, con sezioni specializzate dedicate ai manoscritti, ai disegni, ai testi scientifici e alla storia locale, oltre a numerosi volumi provenienti dalle biblioteche dei conventi soppressi nel territorio.
Una biblioteca fortemente radicata nel quartiere Libertà dove, da anni, accanto alle attività tradizionali di conservazione e tutela del patrimonio librario, vengono portati avanti laboratori e progetti didattici per dialogare con le nuove generazioni.
“La nascita della Biblioteca si deve a un lascito fatto nel 1877 dal senatore Girolamo Sagarriga Visconti-Volpi – racconta il direttore Angelo Michele Giannone – che ha donato al Comune di Bari i suoi duemila libri per la creazione di una biblioteca pubblica. Divenuta nazionale nel 1958, quella di Bari è storicamente una delle biblioteche più prestigiose del Mezzogiorno insieme a quelle di Napoli e Palermo”.
Tra i volumi di maggiore pregio si trovano due particolari edizioni dell'Inferno della Divina Commedia: la prima si può tenere nel palmo di una mano ed è con ogni probabilità il libro più piccolo al mondo a contenere la prima cantica dantesca, con tanto di illustrazioni; la seconda occupa invece un intero carrello e per sfogliarla servono quattro mani. “Grazie alle raffinate illustrazioni dei primi del Novecento - sottolinea il direttore– aprire questa particolare edizione è come fare un viaggio misterioso tra i colori che angosciano l’anima”. Tra i fondi storici custoditi nella Biblioteca anche la ricca raccolta dei disegni del caricaturista barese Menotti Bianchi, il Forattini di fine Ottocento, che – come si legge nella descrizione del catalogo del Fondo di Frate Menotti - “per oltre trentacinque anni commentò e illustrò con la sua felicissima vena i maggiori personaggi e i principali avvenimenti politici, culturali e mondani di Bari”.
L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha comportato la riorganizzazione delle attività. “Si accede solo su prenotazione ed è consentito il delivery book anche se, quando torna in sede, il volume prestato va in quarantena per dieci giorni come consigliato dai protocolli anti-contagio” racconta Giannone.
Il documentario sulla Biblioteca Nazionale di Bari fa parte della serie di reportage promossi dal ministero guidato da Dario Franceschini ed è disponibile sul profilo Instagram @bibliotecheditalia: https://www.instagram.com/tv/CYqk9xblBpv/?utm_medium=copy_link
Il prossimo appuntamento con una nuova Biblioteca è giovedì 20 gennaio 2022. Manoscritti antichissimi, minuziose mappe geografiche, edizioni rare e preziose. E poi spartiti musicali, raccolte di incisioni, stampe e incunaboli. Ma anche gli oggetti amati dagli scrittori contemporanei, i quaderni, le lettere private e le dediche. Realizzato con l’agenzia di stampa DIRE, il progetto è un viaggio alla scoperta dei 46 Istituti statali italiani, scrigni di bellezza e custodi di un patrimonio documentario che ammonta a circa 40 milioni di esemplari:
https://cultura.gov.it/bibliotecheditalia
Roma, 13 gennaio 2022
Ufficio Stampa MiC