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Musei: Domani a Nemi torna il prezioso manufatto delle navi di Caligola
Testo del comunicato
Opere anche a Civitavecchia e Oriolo Romano (VT)
“100 opere tornano a casa” protagoniste del progetto voluto dal Ministro Franceschini
Grazie al progetto del Ministero della Cultura “100 opere tornano a casa”, voluto dal Ministro Dario Franceschini, domani 17 dicembre la “Testata di baglio in bronzo decorata con testa di Leone”, proveniente dagli arredi della prima nave di Caligola, custodita nei depositi del Museo Nazionale romano, “trova casa” al Museo delle Navi Romane di Nemi. Il manufatto di Caligola non è l’unica opera a lasciare il Museo Nazionale romano. Sempre domani “la polena bronzea a testa femminile”, da Palazzo Massimo, si sposterà al Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia. L’opera, rinvenuta a metà del XIX secolo presso la darsena romana del porto di Traiano di Civitavecchia, decorava la prua di un'imbarcazione. A queste due opere che andranno a valorizzare il territorio laziale, si aggiunge anche il dipinto di Giovanni Baglione “Immacolata concezione tra i santi Pietro e Paolo, Clemente VIII e un donatore” della Pinacoteca di Brera di Milano, che andrà ad arricchire la collezione permanente di Palazzo Altieri di Oriolo Romano (VT).
“Questo progetto - dichiara il Ministro della Cultura Dario Franceschini - restituisce nuova vita a opere d’arte di fatto poco visibili, di artisti più o meno conosciuti, e promuove i musei più piccoli, periferici e meno frequentati. Nell’intero sistema museale dello Stato sono esposte circa 480 mila opere, il resto circa 4 milioni è custodito nei depositi, da cui proviene la totalità dei dipinti e dei reperti coinvolti in questa iniziativa. Queste cento opere sono soltanto le prime di un progetto a lungo termine che mira a valorizzare l’immenso patrimonio culturale di proprietà dello Stato. Un obiettivo che sarà raggiunto anche attraverso un forte investimento nella digitalizzazione e nella definizione di nuove modalità di fruizione prevedendo nuove collaborazioni come la realizzazione di una serie di documentari insieme alla RAI, che ha anche il merito di rafforzare il legame tra il territorio e l’opera d’arte. Le opere verranno concesse in prestito decennale, continuamente rinnovabile, ai musei di destinazione”.
La selezione delle opere e dei luoghi della cultura, curata dalla DG Musei insieme alle direttrici e ai direttori dei musei, ha tenuto conto di valutazioni e richieste provenienti dalle realtà periferiche. La scelta è avvenuta in base a tre criteri: opere provenienti da chiese o palazzi situati in altri territori e nel tempo confluite nei principali musei italiani, dipinti o sculture che in questo modo compiono un “ritorno a casa” nei luoghi per i quali sono stati realizzati; opere che integrano le collezioni del museo destinatario; opere che, inserite nelle collezioni di destinazione, danno vita ad accostamenti interessanti e favoriscono l’apertura dei musei verso nuovi pubblici. Grazie al progetto, numerose opere sono state restaurate e alcuni spazi museali sono stati ripensati per accoglierle.
La valorizzazione del progetto prevede, inoltre, la collaborazione con la Rai che, attraverso Rai Doc, realizzerà un nuovo format, composto da un documentario breve e una serie di tredici episodi in presa diretta che saranno trasmessi dalle reti generaliste. Verranno raccontati la restituzione e il restauro delle opere d’arte partendo dai musei delle grandi città italiane, dai depositi dove l’opera è stata custodita e dai laboratori dove le sapienti mani dei restauratori l’hanno riportata a nuova vita. I direttori dei musei di provenienza e di quelli riceventi, i restauratori, gli storici dell’arte e gli esperti spiegheranno agli spettatori la storia dell'opera e le ragioni per cui è finita lontano dai luoghi che l’hanno vista nascere, offrendo anche spunti sulle attività dei professionisti dei beni culturali. Il format seguirà il viaggio delle opere d’arte che, una volta messe in sicurezza, saranno trasportate a bordo di pulmini speciali brandizzati con il logo “100 opere tornano a casa”, per raggiungere il museo che le accoglierà. Questo percorso, ripreso anche con i droni, diventa l’occasione per raccontare la diversità dei territori e dei luoghi d’Italia, per scoprire meglio le radici, la cornice storica, geografica, il paesaggio che ha ispirato gli artisti.
Per immagini e video:
Nemi Testata Bronzea
Civitavecchia Polena
Oriolo Romano Dipinto Giovanni Baglione
Roma, 16 dicembre 2021
Ufficio Stampa MiC